Consigliera di Fiducia Consigliera di Fiducia

La Consigliera di Fiducia di Azienda Zero è la Dr.ssa Gaia Cimolino

Gaia Cimolino, esperta dei fenomeni di molestie sessuali, molestie morali, mobbing e discriminazioni sui luoghi di lavoro, è attualmente Consigliera di Fiducia della Regione Veneto, Università Normale di Pisa, Avepa, ARPAV, IZS delle Venezie; Consigliera di parità della provincia di Mantova; Responsabile URP, Benessere organizzativo e welfare dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Mantova.

E’ laureata in Scienze dell’educazione. Ha, poi, conseguito formazione universitaria in diritto del lavoro, della gestione dei conflitti e della comunicazione nei gruppi di lavoro, politiche di conciliazione, politiche di Pari Opportunità, conciliazione stragiudiziale. E’ Docente e relatrice a numerosi seminari e convegni sul tema.

Chi è la Consigliera di Fiducia?

La CdF è una figura esperta nominata dalla Direzione, su base volontaria, allo scopo di prevenire e/o gestire comportamenti molesti psicologicamente e/o sessualmente atti a ledere la dignità di chi lavora in Azienda Zero. La CdF si attiene a quanto definito nel Codice di comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione del Veneto, approvato con DGR n. 1266/2012 e ratificato da Azienda Zero. Collabora con il CUG, con le figure aziendali preposte alla salute e sicurezza allo scopo di favorire un clima positivo e promuovere il benessere organizzativo.

Cosa può fare?

La CdF interviene solo su richiesta della persona offesa al fine di offrire ascolto, assistenza e tutela nei casi di molestie, morali e sessuali, discriminazioni, mobbing. Ascolta la persona offesa e gestisce il caso accedendo ai documenti, acquisendo testimonianze e, con il consenso della persona, contribuisce alla soluzione della problematica, suggerendo le possibili procedure informali o formali esperibili. Nel corso degli accertamenti la CdF e tutte le persone e strutture aziendali, coinvolte nella gestione del caso, sono tenute al segreto sugli atti, i fatti o le notizie di cui vengono a conoscenza.

Chi può mettersi in contatto con lei?

Può rivolgersi alla CdF tutto il personale dipendente di Azienda Zero, chiunque a qualsiasi titolo abbia un rapporto di lavoro con Azienda Zero e che si senta vittima di mobbing; molestie morali o sessuali, discriminazioni anche indirette, verificatesi nell’ambiente di lavoro. La CdF può essere contatta via mail o telefonicamente e riceve su appuntamento anche in modalità telematica ogni bimestre.

Come avviene la consulenza?

Può agire in via informale a seguito di richiesta da parte del soggetto direttamente interessato. La Consigliera sente la parte interessata, acquisisce gli elementi e le informazioni necessarie alla valutazione del caso, nell'assoluto rispetto della privacy sia della parte lesa sia del presunto responsabile. Suggerisce le azioni opportune ad assicurare un ambiente di lavoro rispettoso della libertà e della dignità delle persone La Consigliera agisce in modo informale e non intraprende alcuna azione che non sia stata precedentemente concordata con la persona che ha segnalato il caso in questione. Il/la segnalante potrà, in qualsiasi momento, chiedere di interrompere l’azione intrapresa.

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